Passiano, un borgo ricco di storia
La frazione di Passiano ha origini antiche, risalenti al X secolo, come testimonia un’iscrizione marmorea nella chiesa del SS. Salvatore. Il nome deriva dal latino “Pascianum”, che potrebbe significare “luogo di pascoli”.
Cava de’ Tirreni è la Città della Bellezza 2025
Lo sapevi che Cava de’ Tirreni è stata nominata “Città degli Stati Generali della Bellezza 2025” dall’Associazione ALI (Lega delle Autonomie Locali)? Un’onorificenza nazionale che celebra la straordinaria capacità – di Cava, per l’appunto – di coniugare storia, cultura, tradizioni e bellezza paesaggistica.
Ma cosa rende davvero speciale questa cittadina campana?
Scopriamolo insieme, passeggiando tra le sue frazioni, le storie, le radici di Totò (pseudonimo di Antonio De Curtis. Si, avete letto bene!), il Castello, Mamma Lucia, la Fabbrica Siani, la manifattura e le tradizioni enogastronomiche.
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#LaBellezzaOnTheRoad: Passiano, un borgo ricco di storia
La frazione di Passiano ha origini antiche, risalenti al X secolo, come testimonia un’iscrizione marmorea nella chiesa del SS. Salvatore. Il nome deriva dal latino “Pascianum”, che potrebbe significare “luogo di pascoli”. Nel corso dei secoli, è stato un centro agricolo e artigianale con una comunità vivace e attenta alle tradizioni.
Oggi, la frazione, conserva ancora il suo fascino rustico e vanta una storia ricca di tradizioni religiose e culturali. Infatti, la Chiesa del Santissimo Salvatore, cuore spirituale della frazione, ospita annualmente eventi significativi, tra cui la festa in onore della Trasfigurazione di N.S. Gesù Cristo, che si svolge dal 4 al 7 agosto.
Non meno importante, poi, è il tradizionale falò di Sant’Antonio Abate, celebrato ogni anno con una messa, la benedizione degli animali e l’accensione del falò mantenendo vive le tradizioni locali . Dunque, Passiano, è un centro culturale dinamico con eventi che spaziano dalle celebrazioni religiose a manifestazioni artistiche… esempio recente è la prima edizione del Presepe Vivente, che ha avuto luogo nei cortili di Via Armenante. L’evento, ha saputo ricreare la Betlemme di duemila anni fa con scene di vita quotidiana, mestieri tradizionali e degustazioni di piatti tipici, il tutto in un ambiente plastic-free. E’stato finanziato con fondi regionali ed ha ricevuto il patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno e del Comune di Cava de’ Tirreni.
Fonte immagini: Cava oggi
Negli ultimi anni, “Pascianum”, ha visto significativi interventi di riqualificazione con l’inaugurazione di una nuova area giochi in piazza Trezza, offrendo così uno spazio sicuro e attrezzato per i bambini e diventando un punto di incontro per le famiglie. Inoltre, è stata intitolata la Sala Teatro “Salvatore Fasano”, dedicata all’insegnante e amministratore che ha contribuito alla crescita culturale della comunità.
Per quanto concerne i giovani e lo sport, anche la palestra della frazione è stata oggetto di lavori di ristrutturazione, finanziati attraverso il PNRR, migliorando così le strutture sportive e ricreative per i residenti. Infine – la frazione – ospita lo Stadium “Roberto Coda”, un campo sportivo inaugurato grazie all’iniziativa di Massimo Coda, calciatore professionista originario di Passiano. La struttura è diventata un punto di riferimento per le attività sportive giovanili e per la comunità locale.
Ma Passiano non è solo religione e folklore, ma è l’autrice di una delle realtà industriali più significative della storia moderna della città metelliana… con la Fabbrica tessile Siani.
La nascita della Fabbrica Siani
Leopoldo Siani nacque a Cava de’ Tirreni nel 1853 da una famiglia modesta. Da autodidatta, sviluppò una solida cultura industriale e, a soli 17 anni, intraprese il commercio di tessuti. Nel 1873 avviò la produzione con telai a mano, che in cinque anni divennero 120. Nonostante le difficoltà finanziarie, Siani, cercò di costituire una società per migliorare la qualità del tessuto cavese già noto dal Seicento. La sua determinazione gli permise di far fronte alla concorrenza delle industrie meccaniche emergenti a Fratte di Salerno e Scafati, evitando licenziamenti e mantenendo viva la tradizione tessile di Cava. Infatti, nel primo ventennio del 1900, la fabbrica contava circa 400 dipendenti, offrendo lavoro a molte famiglie non solo di Passiano ma anche di altre parti di Cava de’ Tirreni. Purtroppo, l’attività di tessitura terminò definitivamente nel 1957, ma l’eredità di Siani rimase viva nella comunità tanto da essere stimato sia dai clienti che dai suoi operai proprio perché non era solo un imprenditore ma anche un filantropo. Infatti, oltre alla sua attività industriale, Leopoldo Siani, si distinse per il suo impegno sociale destinando un edificio con giardino ad asilo infantile per bambini poveri e orfani dei caduti di guerra e sponsorizzò la decorazione e gli affreschi nella Chiesa di Santa Maria del Rovo.
Infine, fu consigliere della Camera di Commercio di Salerno, consigliere comunale a Cava e presidente delle associazioni industriali e cotonieri di Cava. Nel 1905, fu nominato Cavaliere del Lavoro e nel 1924 ricevette la commenda della Corona d’Italia.
Fonte immagini: Cava Storie
In conclusione: Passiano è la prova tangibile che la bellezza non risiede solo nei panorami mozzafiato o nei monumenti imponenti, ma anche nelle storie silenziose custodite tra le sue pietre, nelle mani di chi ha costruito con passione e nella memoria viva di una comunità che ha saputo evolversi senza dimenticare le proprie radici. Dalla spiritualità della Chiesa del SS. Salvatore alla visione imprenditoriale e umana di Leopoldo Siani, fino agli interventi di riqualificazione che guardano al futuro, questa frazione incarna pienamente lo spirito di Cava de’ Tirreni: una città che non celebra solo la bellezza, ma la vive ogni giorno, in ogni suo angolo. È per questo che, nel 2025, non poteva esserci luogo più adatto per rappresentare gli Stati Generali della Bellezza. Perché a Cava – e a Passiano – la bellezza non è solo uno slogan: è una vocazione.
Ci vendiamo al prossimo On The Road!