Il complesso francescano, oggi dedicato ai Santi Francesco d’Assisi e Antonio di Padova, affonda le sue origini nel XVI secolo. La chiesa, inizialmente intitolata a Santa Maria di Gesù e consacrata nel 1544, ha vissuto secoli di storia segnati da eventi naturali e bellici. Tra i danni più significativi, quello causato dal terremoto del 1980, che ne compromise seriamente la struttura. Tuttavia, grazie all’impegno della comunità e dei frati, la chiesa è stata restaurata e nel 2009 è stata nuovamente consacrata, restituendo al culto e alla visita pubblica le aree centrali più preziose, come il transetto, la sacrestia decorata da affreschi cinquecenteschi di Belisario Corenzio e la facciata con il campanile risalente al 1571.

La Chiesa Superiore, edificata nel Cinquecento, si distingue per la luminosità degli interni, assicurata da ampie finestre, e per gli elementi architettonici raffinati: un portale in tufo nero, colonne, affreschi e un pregiato altare maggiore dell’epoca. Al suo interno si possono ammirare anche un altare marmoreo settecentesco, sculture del Cinquecento, il coro ligneo del 1534 opera di Giovan Marino Vitale, e un organo Tamburini installato nel 1960. La navata ospita inoltre il monumento funebre del generale Pietro Carola, risalente al 1668, mentre il portale con battenti lignei del 1528 – frutto del lavoro di Giovan Marino Vitale e Marcantonio Ferrari – arricchisce la facciata principale.

La Chiesa Inferiore, invece, rappresenta l’anima contemporanea del complesso. Inaugurata nel 2004, presenta uno stile moderno e accoglie la tavola dell’Immacolata. Tra i due livelli si trova la cripta, che custodisce le reliquie dei santi titolari.

Il convento originario del Cinquecento fu espropriato dallo Stato nel 1866, e solo nel 1931 fu avviata la costruzione di un nuovo edificio, progettato dall’ingegnere Giuseppe Salsano. Questo nuovo convento ospita oggi una biblioteca e un presepe con pastori ottocenteschi scolpiti da Alfonso Balzico. Un elemento distintivo della chiesa è l’imponente incensiere in argento, installato nel 2010: con i suoi 70 kg di peso, è considerato il più grande del mondo e viene utilizzato durante celebrazioni solenni, in particolare ogni 13 del mese.

Il complesso religioso continua a rappresentare, oltre che un luogo di fede, anche un simbolo di resilienza e un prezioso scrigno di arte e cultura per l’intera comunità.