L’itinerario delle torri conduce alla scoperta di otto antiche strutture, un tempo utilizzate per il suggestivo “gioco dei colombi”, conosciute anche come pulieri. Queste torri, distribuite strategicamente lungo i valichi del versante orientale della valle metelliana, costituiscono un affascinante patrimonio storico, architettonico e paesaggistico, offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva tra natura e tradizione.
Il percorso prende avvio dalla Chiesa dell’Annunziata, fulcro dell’omonimo casale, tra i più antichi di Cava de’ Tirreni. Situata sul versante sud-orientale del monte Castello, la chiesa risale al 1506 e fu costruita per sostituire la più remota S. Maria a Toro, offrendo maggiore comodità agli abitanti della zona.
Camminando tra i vicoli del casale, si incontrano tappe di grande valore storico e paesaggistico: dalla Cappella di “Casa ’e rose” alla località Serra, anticamente teatro della caccia ai colombi con le reti tese tra i boschi. Il cammino prosegue verso la millenaria chiesetta di S. Maria a Toro e continua attraversando i valichi di Borrello, Campitello e Arco, luoghi simbolo di questa tradizione venatoria che affonda le radici nell’epoca longobarda.
Il “gioco dei colombi”, infatti, è una pratica storica che ha segnato per secoli la cultura locale, attirando appassionati, studiosi e viaggiatori illustri, tra cui lo scrittore Walter Scott. Ancora oggi, le torri disseminate lungo il percorso raccontano un passato affascinante e poco conosciuto.
Particolarmente evocativo è il valico di Arco, famoso nel XIX secolo per le sue feste campestri, amate dai villeggianti in cerca di frescura e autenticità. L’alternarsi delle stagioni, i paesaggi mozzafiato e la memoria che si respira a ogni passo rendono questo itinerario un vero e proprio viaggio nel tempo, dove la storia di Cava de’ Tirreni si intreccia con la bellezza dei suoi luoghi più segreti.