Nel cuore di Cava de’ Tirreni sorge il Complesso Monumentale di San Giovanni, un luogo carico di storia, spiritualità e bellezza architettonica. La sua anima più antica è rappresentata dalla Basilica di San Giovanni in Fonte, risalente all’VIII secolo, con affreschi medievali e una suggestiva cripta romanica che custodisce secoli di fede e arte. Il complesso include anche l’antica abbazia fondata nel X secolo, caratterizzata da imponenti colonne, archi e una forte impronta monastica.
Dopo essere rimasto chiuso a seguito del terremoto del 1980, il Monastero di San Giovanni ha ritrovato nuova vita grazie a un importante intervento di restauro finanziato con fondi europei. I lavori sono stati completati in soli 18 mesi, un tempo record per un’opera di tale portata, restituendo alla città uno dei suoi luoghi più preziosi. L’edificio, che si affaccia con i suoi 13 portici su Corso Italia, è ora un polo culturale e creativo, perfettamente integrato con la Mediateca Marte.
Il complesso ospita oggi il Museo della Ceramica, dell’Arte e del Design territoriale, offrendo un percorso espositivo che valorizza le eccellenze del territorio. Una delle aree più innovative è l’Unità del Gusto, uno spazio di circa 450 metri quadrati dedicato alla promozione delle eccellenze agroalimentari dell’agro nocerino-sarnese, delle colline salernitane e del Cilento. Qui è possibile degustare, acquistare e conoscere i prodotti tipici del territorio, in un dialogo continuo tra storia e contemporaneità.
Il primo piano ospita un elegante ristorante panoramico di circa 350 metri quadrati, dotato di terrazzo affacciato sul centro storico, ideale per eventi e cene esperienziali. Il restauro ha incluso anche la riqualificazione di una struttura novecentesca, oggi adibita a foresteria con 24 posti letto, una sala colazioni e una buvette, pensata per accogliere turisti e ospiti delle attività culturali.
Il cuore simbolico del complesso è il Giardino delle Clarisse, uno spazio meditativo recuperato con materiali tradizionali secondo lo spirito delle antiche suore che abitavano il convento. Un’attenta illuminazione serale esalta la spiritualità del luogo, mentre una installazione luminosa dinamica intreccia versi e parole, restituendo una narrazione poetica che unisce passato e presente.
L’intero complesso è stato suddiviso in cinque aree funzionali indipendenti, per garantire una gestione flessibile e diversificata, in grado di ospitare eventi culturali, mostre, laboratori, esperienze gastronomiche e attività ricettive. Un progetto che non solo rigenera uno spazio monumentale, ma lo trasforma in un motore di sviluppo culturale, economico e sociale, facendo del Complesso di San Giovanni un simbolo di rinascita e visione.