Adagiata tra le colline campane e con lo sguardo rivolto verso il Golfo di Salerno, Cava de’ Tirreni incanta i visitatori con il suo centro storico ricco di fascino. Il cuore pulsante della città è il celebre borgo porticato, un unicum architettonico che conserva intatto il carattere medievale con i suoi portici in pietra, i vicoli lastricati e l’atmosfera sospesa nel tempo.
Le origini del borgo risalgono almeno al XII secolo, quando nei documenti dell’Abbazia benedettina della SS. Trinità compare il nome “Scacciaventi”. Lungo l’antica Via Caba, iniziarono a sorgere botteghe e attività mercantili che, tra il XIV e il XV secolo, trasformarono il borgo in un vivace polo economico per tutta la Valle Metelliana.
Con il passare del tempo, il borgo si evolve: accanto alle botteghe nascono le prime abitazioni, dando vita alla tipica “Casa Bottega”, un modello che fonde spazi lavorativi e domestici. È in questo periodo che si definisce l’identità architettonica locale, grazie ai “pilieri”, i pilastri medievali che sorreggono i portici e disegnano un cammino coperto suggestivo e protetto.
Nel corso del XVI e XVII secolo, l’aspetto del borgo si arricchisce di elementi barocchi, visibili nelle facciate e nei dettagli decorativi dei palazzi, pur mantenendo la struttura originale dei porticati. Dopo i devastanti terremoti del Seicento, numerosi interventi di consolidamento hanno permesso alla città di conservare la sua immagine storica.
Il borgo diventa, nel Quattrocento, anche centro del potere politico e residenziale, attirando famiglie nobili e borghesi che danno nuova forma agli edifici: compaiono corti interne, giardini nascosti e portali monumentali, testimonianza di un’eleganza sobria ma raffinata.
Passeggiare oggi sotto i portici di Cava de’ Tirreni significa attraversare secoli di storia, dove ogni colonna, ogni arco e ogni scorcio racconta l’evoluzione di una comunità che ha saputo coniugare commercio, architettura e spirito civico, mantenendo intatto il proprio patrimonio identitario.