Mamma Lucia è rimasta, nel cuore di Cava de’ Tirreni e non solo, un’icona senza tempo. La sua figura vive nell’immaginario collettivo come simbolo di pietà e maternità universale. Libri, articoli, poesie — come la toccante Lucia Mater del prof. Mario Pinto — ma anche dipinti, video, trasmissioni televisive, documentari e commemorazioni pubbliche hanno nel tempo custodito e trasmesso la sua eredità morale. Attraverso queste molteplici forme culturali, il messaggio di Mamma Lucia continua a parlare alle coscienze, tenendo viva la memoria della sua opera.
Dopo lo sbarco degli Alleati, la zona tra Salerno e le colline circostanti era un campo disseminato di morte: cadaveri insepolti, bombe e mine inesplose richiedevano interventi delicati e rischiosi. In quel paesaggio desolato si mosse, con passo deciso e cuore aperto, Maria Lucia Pisapia — conosciuta da tutti come Mamma Lucia. Spinta dalla fede e da un sogno premonitore in cui otto soldati le chiedevano, con le mani insanguinate, di essere riportati alle loro madri, intraprese un’opera che sembrava impossibile.
Armata solo di un badile, qualche sacco e un’infinita compassione, percorse le colline alla ricerca dei caduti. Li trovava, li trattava con delicatezza materna, li adagiava in una cassetta e, grazie alle piastrine di riconoscimento, si adoperava per farli tornare alle famiglie. Non guardava la divisa: per lei erano tutti “figli di mamma”, senza distinzione di nazionalità. Quasi ottocento salme furono restituite ai loro paesi d’origine, soprattutto in Germania, dove il suo gesto venne accolto con profonda gratitudine.
All’inizio, fu incompresa. Ma il tempo ha saputo riconoscere la grandezza del suo gesto. I tedeschi la chiamarono “la madre dei caduti”. Lo Stato italiano le conferì la Medaglia d’Oro al Merito Civile. Ma il riconoscimento più grande fu l’amore e il rispetto della sua città. Quando si spense, nel 1982, Cava le rese l’ultimo saluto con commozione, accogliendola nella Sala di Ricevimento del Palazzo di Città, dove venne allestita la camera ardente.
Oggi, Mamma Lucia continua a parlare al mondo attraverso la memoria, la cultura e il cuore delle persone. La sua storia, fatta di gesti semplici e coraggiosi, è un monito silenzioso ma potente: anche tra le rovine della guerra, può nascere un esempio di umanità che abbraccia tutti.